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Terapia Cranio-Sacrale:l'armonia del ritmo vitale e la bellezza interioreil sistema cranio-sacrale e la memoria traumaticaLe tensioni e gli squilibri che si verificano, attraverso le membrane connettivali che lo compongono, si distribuiscono in zone anche molto distanti dalla zona focale di tensione, limitando la capacità di adattamento da parte del sistema nervoso di interagire in maniera appropriata con l’ambiente interno od esterno e generando ulteriori stati di tensione nel corpo. Anche traumi o tensioni presenti nel corpo possono, attraverso la fascia che si continua nelle strutture di rivestimento dei nervi, penetrare all’interno di questo vitale sistema ed influenzarlo negativamente. Quando le tensioni del sistema
fasciale, dei tessuti connettivali, non si liberano spontaneamente, allora si
creano quegli squilibri permanenti che portano all’invecchiamento del corpo,
alterando la nostra bellezza e lasciando segni nel nostro aspetto che
rappresentano la nostra storia: il corpo desidererebbe soltanto liberarsi da
queste tensioni, dai segni che le vicende della vita lasciano sulla nostra
pelle e sui nostri tessuti, ma spesso manca il necessario stimolo affinché
l’intero sistema possa liberarsi in un naturale e spontaneo movimento di
liberazione. Ogni tensione, ogni segno che la nostra vita e le nostre esperienze lasciano in noi limita il naturale fluire della vitalità che si esprime attraverso il ritmo Cranio-Sacrale. Chi è sufficientemente addestrato può leggere gli squilibri, le alterazioni e le limitazioni che questi impedimenti impongono sulla qualità del ritmo Cranio-Sacrale e, in un certo senso, sulla nostra vitalità, alterandone la qualità; ed attraverso la lettura di questi blocchi, di questi segni del tempo può favorire, guidare ed incoraggiare la liberazione dal sistema delle tensioni permettendo al corpo di riespandersi e rivitalizzarsi nel fluire di questa pulsazione vitale. Sintonizzarsi con la
pulsazione vitale del corpo, coglierne il ritmo nella sua ampiezza, percepire
le asimmetrie e le variazioni, carpire, in un certo senso la “qualità”,
l’essenza dell’individuo, al di là dei gesti e delle parole, sono gli
strumenti attraverso i quali è possibile incoraggiare il corpo a liberarsi
dalle proprie restrizioni, dai limiti autoimposti, dal ricordo che ha
congelato il corpo in posizioni anticamente antalgiche a difesa di una memoria
del passato. Attraverso un movimento delicato, un sospiro, una liberazione il corpo si libera nuovamente ritrovando il proprio sé, il proprio asse di simmetria, la propria armonia, rinnovandosi in un movimento di espansione e contrazione, in una nuova pulsazione vitale ampia e fluida, come lo scorrere ed il fluire di una marea che si rinnova ad ogni movimento. Certo, non sempre questo processo è indolore: ciò che ha lasciato delle tracce in noi, lo ha fatto grazie al suo potere su di noi. I ricordi rimasti impressi nel nostro corpo sotto forma di tensioni, dolori, rughe, disarmonie, sotto forma di impalpabili “cisti energetiche” si liberano attraverso il contatto e questo, talvolta ci può toccare sbaragliando le difese che ogni giorno usiamo per difenderci, liberando i sentimenti racchiusi in noi. Qualche altra volta liberando tensioni il corpo si deve riabituare a questa nuova libertà, come una persona rimasta all’oscuro per tanto tempo che può rimanere abbagliata dalla luce, fino a provare fastidio o dolore per questa nuova visione, così anche il nostro corpo che si è ritratto per difendersi da ciò che ci ha urtato o infastidito, deve ridestarsi anche nei suoi segmenti muscolari, come se sentisse il bisogno di stirarsi dopo un lungo sonno, rivelando nuovi irrigidimenti. il processo di riarmonizzazioneIl continuo espandersi Le mani esperte cercano le aree di rigidità, di immobilità, dove il ritmo vitale non fluisce più liberamente attraverso i tessuti: possono sentire una zona dove la pulsazione fasciale è così costretta e limitata da parere inesistente ed invitarla ed aiutarla a trovare la via per liberarsi; possono scoprire il disperato bisogno del sistema di arrestarsi per un attimo dalla frenesia e dal disordine interno come per liberarsi dalla pressione della vita e accompagnarlo in questo processo. Dialogare coi tessuti, percepire le restrizioni, riarmonizzare l’intero corpo verso un’armonia globale dell’essere con la sua pulsazione interiore ed inerente, col la propria bellezza interiore, per permettere al corpo, liberato dalle proprie inibizioni, dalle proprie “cisti energetiche” di lasciare permeare attraverso i tessuti la propria libertà di essere sé. Il nostro aspetto esteriore non dipende dai segni del tempo, ma da come il tempo lascia segni su noi e sul nostro corpo quando non siamo riusciti ad integrare le esperienze della nostra vita in noi stessi. Il padroneggiare le lacrime ed il dolore, la fatica, le emozioni, plasma non solo la personalità umana, ma anche il suo aspetto; la capacità di vivere in armonia entro di sé le proprie esperienze, facendole proprie e di lasciare scivolare da noi il peso delle esperienze negative della nostra vita è ciò che ci permette di essere noi stessi e non l’espressione delle nostre esperienze. La bellezza e la salute sono soltanto l’espressione della capacità del nostro corpo di lasciar fluire il nostro ritmo vitale in noi e dall’opportunità che possiamo offrire a noi stessi di liberarci dalle tensioni. francesco gandolfi Per ulteriori informazioni, contattare:
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